Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1275 del 2024

ECLI:IT:TARMI:2024:1275SENT

Massima

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Il provvedimento interdittivo antimafia, adottato dalla Prefettura ai sensi degli artt. 84, comma 4, e 91, comma 6, del D.Lgs. n. 159/2011, può essere revocato o aggiornato qualora vengano meno i presupposti che ne hanno determinato l'emanazione, comportando così la cessazione della materia del contendere nel relativo giudizio amministrativo. In tali ipotesi, il Tribunale Amministrativo Regionale dichiara l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, ai sensi degli artt. 35, comma 1, lett. c), e 84, comma 4, del Codice del processo amministrativo, senza accertare la cessazione della materia del contendere ai sensi dell'art. 34, comma 5, dello stesso Codice. Le spese di lite sono compensate tra le parti, in considerazione della richiesta congiunta.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/04/2024

N. 01275/2024 REG.PROV.COLL.

N. 02266/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2266 del 2020, proposto da -OMISSIS- S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ufficio Territoriale del Governo Milano, Ministero dell'Interno, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura dello Stato, domiciliataria ex lege in Milano, via Freguglia, 1;

per l'annullamento

del provvedimento adottato dalla Prefettura di Milano il 25 novembre 2020, prot. n. 0275059 e trasmesso in pari data alla ricorr…

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