Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 7775 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:7775SENB

Massima

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Il diniego di un visto di ingresso per lavoro subordinato, emesso dall'autorità consolare, può essere annullato in autotutela dall'amministrazione, con il conseguente rilascio del visto richiesto, qualora sia accertata l'illegittimità del provvedimento originario. In tal caso, il ricorso giurisdizionale avverso il diniego diviene improcedibile per cessazione della materia del contendere, con compensazione delle spese di giudizio tra le parti. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'amministrazione, ove accerti l'illegittimità di un proprio provvedimento, è tenuta a rimuoverlo in autotutela, ripristinando la situazione giuridica del richiedente, con conseguente improcedibilità del ricorso giurisdizionale. Tale principio si fonda sull'obbligo di buona amministrazione e sulla necessità di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale, evitando l'inutile protrarsi di un contenzioso ormai privo di oggetto. La massima giuridica che sintetizza tale principio è la seguente: L'amministrazione che abbia emesso un provvedimento di diniego di visto di ingresso per lavoro subordinato, riconosciuto successivamente illegittimo, è tenuta ad annullarlo in autotutela e a rilasciare il visto richiesto, con la conseguente improcedibilità del ricorso giurisdizionale per cessazione della materia del contendere e compensazione delle spese di giudizio. Tale obbligo di riesame e rimozione del provvedimento illegittimo si fonda sui principi di buona amministrazione e di effettività della tutela giurisdizionale, al fine di evitare l'inutile protrarsi di un contenzioso ormai privo di oggetto.

Sentenza completa

N. 01821/2011
REG.RIC.

N. 07775/2011 REG.PROV.COLL.

N. 01821/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1821 del 2011, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via Velletri, 10;

contro

Ministero degli Affari Esteri, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Gen. Stato, domiciliata per legge in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

del provvedimento del 6.12.2010 con cui il ((omissis)) in Casablanca ha respinto la richiesta di visto d'ingresso per lavoro subordinato presentata dal ricorrente.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in…

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