Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 2289 del 2024

ECLI:IT:TARPA:2024:2289SENT

Massima

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L'annullamento in autotutela di una concessione edilizia in sanatoria e del relativo certificato di agibilità/abitabilità, disposto oltre il termine di diciotto mesi previsto dall'art. 21-nonies della legge n. 241 del 1990, è illegittimo per violazione del principio di tutela dell'affidamento e del termine perentorio stabilito dalla legge, salvo che non ricorrano gravi ragioni di interesse pubblico, da motivare adeguatamente. Conseguentemente, l'ordine di demolizione delle opere edilizie realizzate in forza della concessione in sanatoria annullata, adottato successivamente all'annullamento, è privo di presupposti e deve essere annullato, in quanto l'annullamento giurisdizionale della concessione in sanatoria e del diniego di condono edilizio fa venir meno la condizione per l'adozione dell'ordine di demolizione, ossia la realizzazione di opere in assenza o in difformità del titolo edilizio. La massima giuridica sintetizza i principi di diritto affermati dalla sentenza, evidenziando che l'annullamento in autotutela della concessione edilizia in sanatoria e del relativo certificato di agibilità/abitabilità, disposto oltre il termine di diciotto mesi previsto dalla legge, è illegittimo per violazione del principio di tutela dell'affidamento e del termine perentorio stabilito dalla legge, salvo gravi ragioni di interesse pubblico adeguatamente motivate. Di conseguenza, l'ordine di demolizione delle opere edilizie realizzate in forza della concessione in sanatoria annullata è privo di presupposti e deve essere annullato, in quanto l'annullamento giurisdizionale della concessione in sanatoria e del diniego di condono edilizio fa venir meno la condizione per l'adozione dell'ordine di demolizione, ossia la realizzazione di opere in assenza o in difformità del titolo edilizio. La massima è formulata in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato, senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali e dettagli procedurali. Il testo finale è autosufficiente e applicabile a casi analoghi.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/07/2024

N. 02289/2024 REG.PROV.COLL.

N. 02104/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2104 del 2019, integrato da motivi aggiunti, proposto da
-OMISSIS-, rappresentata e difesa dagli avvocati Alessandro Palmigiano, Ornella Sarcuto, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Carini, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Marina Fonti, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

nei confronti

-OMISSIS-, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

I) con il ricorso introduttivo:

dell'ordinanza n. -OMISSIS- di annullamento in autotutela…

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