Il superamento ingiustificato di una recinzione che divide la zona riservata dalla zona di massima sicurezza in uno stadio durante lo svolgimento di una partita di calcio, pur non integrando una condotta particolarmente offensiva, integra il reato di cui all'art. 6-bis, comma 2, della L. n. 401 del 1989, in quanto tale comportamento è idoneo a compromettere le esigenze di ordine e sicurezza pubblica connesse allo svolgimento dell'evento sportivo. Pertanto, la particolare tenuità del fatto, ai sensi dell'art. 131-bis c.p., non può essere riconosciuta in presenza di una condotta che, sebbene non abbia cagionato concreti danni, ha comunque ostacolato il regolare svolgimento dei controlli di sicurezza funzionali alla tutela dell'incolumità degli spettatori. Inoltre, la sanzione pecuniaria sostitutiva della pena detentiva, determinata ai sensi dell'art. 135 c.p., non può essere ridotta applicando il più favorevole parametro di conversione previsto dall'art. 459, comma 1-bis, c.p.p., introdotto dalla c.d. riforma Orlando, in quanto tale disciplina è applicabile esclusivamente nel procedimento per decreto penale e non anche nel giudizio abbreviato.