Cassazione civile Sez. VI ordinanza n. 25588 del 14 novembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:25588CIV

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare le risultanze probatorie acquisite nel giudizio di merito, non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di appello, salvo i casi tassativamente previsti dalla legge in cui è attribuito un valore legale alla prova. Il sindacato di legittimità sulla motivazione della sentenza impugnata è limitato alla verifica della logicità e coerenza interna della stessa, senza poter riesaminare il merito delle valutazioni di fatto compiute dal giudice di merito, le quali rientrano nella sua esclusiva discrezionalità. Pertanto, il ricorso per cassazione che si limiti a contestare l'apprezzamento delle prove e la ricostruzione dei fatti operata dal giudice di appello, senza denunciare specifiche violazioni di norme di diritto, è manifestamente infondato e deve essere rigettato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE 3

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FINOCCHIARO Mario - Presidente

Dott. AMENDOLA Adelaide - Consigliere

Dott. GIACALONE Giovanni - rel. Consigliere

Dott. ARMANO Uliana - Consigliere

Dott. DE STEFANO Franco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 20584-2012 proposto da:

(OMISSIS), elettivamente domiciliata in ROMA, VIA PORTUENSE 104, presso la sig.ra (OMISSIS), rappresentata e difesa dall'avvocato (OMISSIS), giusta delega a margine del ricorso;

- ricorrente -

contro

(OMISSIS) SRL in persona del Presidente del Consiglio di Amministrazione legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), rappresentata e difesa dall'avvoc…

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