Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5081 del 2019

ECLI:IT:TARNA:2019:5081SENT

Massima

Generata da Simpliciter
L'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive è un provvedimento vincolato, non necessitante di specifica motivazione in ordine alla sussistenza dell'interesse pubblico, in quanto la tutela dell'ordine urbanistico ed edilizio rappresenta di per sé un interesse pubblico primario e prevalente rispetto agli interessi privati. L'omessa adozione preliminare dell'ordine di sospensione dei lavori non incide sulla legittimità sostanziale della successiva ordinanza di demolizione, in quanto tale provvedimento cautelare ha natura meramente strumentale all'adozione della misura sanzionatoria definitiva. L'acquisizione gratuita al patrimonio comunale dell'immobile abusivo e della relativa area di sedime è un effetto automatico della mancata ottemperanza all'ordine di demolizione, non richiedendo alcuna specifica motivazione in ordine all'interesse pubblico tutelato, né essendo necessaria l'indicazione puntuale dell'area da acquisire oltre l'area di sedime, salvo il caso in cui il Comune intenda acquisire una porzione di terreno ulteriore per la realizzazione di opere analoghe a quelle abusive. Il decorso del tempo successivo all'adozione dell'ordinanza di demolizione non incide sulla doverosità dell'adozione degli atti finalizzati alla repressione dell'abuso edilizio, non potendo il principio di affidamento del privato prevalere sull'interesse pubblico alla tutela dell'ordine urbanistico ed edilizio.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/10/2019

N. 05081/2019 REG.PROV.COLL.

N. 06422/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6422 del 2010, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Giosue' Picardi, Anna Scarpati, Giosue Picardi, rappresentati e difesi dagli avvocati Antonio Messina, Mario Reffo, Raffaele Alghiri, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Casoria in persona del Sindaco pro tempore, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Giovanni Cresci, Mauro Iavarone, con domicilio eletto presso lo studio Giovanni Cresci in Napoli, Segreteria T.A.R.;

per l'annullamento

a) con il ricorso introduttivo, della nota prot. …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.