Cassazione penale Sez. I sentenza n. 20018 del 26 maggio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:20018PEN

Massima

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Il giudice, nell'esercizio del proprio potere di correzione degli errori materiali contenuti nelle proprie sentenze, può disporre la rettifica del dispositivo al fine di eliminare l'errore, senza che ciò comporti alcuna modifica essenziale dell'atto, in quanto tale correzione non determina nullità e non incide sul contenuto sostanziale della decisione. Il potere di correzione degli errori materiali, previsto dall'art. 130 c.p.p., rappresenta uno strumento a disposizione del giudice per assicurare l'esatta e fedele rappresentazione della volontà giurisdizionale espressa nella sentenza, garantendo così l'integrità e la correttezza formale del provvedimento, senza alterarne il contenuto dispositivo e motivazionale. Tale potere correttivo può essere esercitato anche d'ufficio, in qualsiasi stato e grado del procedimento, al fine di rettificare errori meramente materiali, come l'utilizzo di una formula diversa da quella effettivamente voluta, senza che ciò comporti alcuna modifica sostanziale della decisione già adottata. La correzione dell'errore materiale, pertanto, non incide sulla validità e sull'efficacia del provvedimento, ma mira esclusivamente a garantire la corrispondenza tra la volontà del giudice e il testo della sentenza, assicurando così la piena conformità dell'atto giurisdizionale alla reale intenzione del magistrato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) SP. MA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 9091/2004 CORTE DI CASSAZIONE di ROMA, del 22/09/2004;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BARBARISI Maurizio;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. FEBBRARO Giuseppe che ha chiesto provvedersi alla correzione dell'errore materiale.

RITENUTO IN FATTO

Nella sentenza n. 38704/04 resa da questa stessa Sezione della Corte alla pubblica udi…

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