Cassazione penale Sez. I sentenza n. 47882 del 22 dicembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:47882PEN

Massima

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Il vincolo della continuazione tra il reato di associazione di tipo mafioso e il reato fine di rapina aggravata non sussiste qualora non emerga la prova che quest'ultimo fosse stato programmato, almeno nelle sue linee essenziali, sin dal momento di costituzione del sodalizio criminoso. Infatti, il mero fatto che la realizzazione del reato di rapina presupponga il concerto e l'appoggio sinergico della delinquenza locale che esercita il controllo di una determinata area geografica, non è di per sé sufficiente a dimostrare l'identità di disegno criminoso richiesta per l'applicazione del vincolo della continuazione. Ciò in quanto, di norma, al momento della costituzione dell'associazione mafiosa, i reati fine sono programmati solo in via generica, senza che sia necessariamente maturata la deliberazione di un determinato delitto in concorso con soggetti appartenenti ad associazioni mafiose operanti in diverse aree geografiche. Pertanto, la discontinuità nell'operato dell'associazione locale, che si trova inaspettatamente a dover riscontrare la richiesta di appoggio sinergico avanzata da un clan operante in un territorio diverso da quello di competenza, è indice della mancanza di identità di disegno criminoso tra il reato associativo e il reato fine di rapina, configurando quest'ultimo come un'emergenza sopravvenuta rispetto alla primitiva determinazione dell'associazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M. - rel. Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) FA. SI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1296/2008 CORTE APPELLO di CATANZARO, del 26/10/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 06/12/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERA MARIA SEVERINA CAPRIOGLIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ANIELLO Roberto, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATT…

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