Cassazione penale Sez. II sentenza n. 41167 del 13 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:41167PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di plurimi reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, caratterizzata da una tendenziale e apprezzabile stabilità del vincolo tra i soggetti coinvolti, dalla predisposizione di un programma associativo indeterminato, dalla ripartizione degli utili illecitamente ottenuti e dalla non comune propensione al crimine degli associati, integra gravi indizi di colpevolezza e giustifica l'applicazione di misure cautelari, anche in considerazione del concreto pericolo di recidiva, non del tutto eliminato dal tempo trascorso, desumibile dalle modalità di commissione dei reati. L'impiego di articolati raggiri e artifici, quali la falsa attestazione di aver effettuato le dovute verifiche, la costituzione di ditte e società fittiziamente operanti nel settore agricolo e l'apertura di conti correnti bancari intestati a persone giuridiche per rendere più difficile la tracciabilità dei proventi illeciti, consente di qualificare giuridicamente i fatti come reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, anziché come mera indebita percezione di erogazioni a carico dello Stato o frode comunitaria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 932/2014 TRIB. LIBERTA' di MESSINA, del 18/12/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SERGIO BELTRANI;
sentite le conclusioni del PG Dott. BALDI Fulvio, che ha chiesto l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato e dell'avv. (OMISSIS), difensore dell'indagata, che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Il GIP del Tribunale di Patti, con ordinanza 25.11.2014, ha applicat…

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