Cassazione penale Sez. II sentenza n. 55421 del 12 dicembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:55421PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato di estorsione sussiste anche quando l'imputato, pur non essendo l'autore materiale della condotta intimidatoria, abbia consapevolmente e volontariamente contribuito al raggiungimento dello scopo perseguito dal soggetto che esercita la pretesa illecita, sfruttando lo stato di costrizione già ingenerato nella vittima. L'intermediario che, nelle trattative per l'individuazione della persona alla quale versare la somma estorta, agisca non nell'esclusivo interesse della vittima ma anche nel proprio interesse, richiedendo denaro per sé o l'assunzione di un proprio familiare, risponde del reato di concorso in estorsione. La sussistenza delle aggravanti di cui all'art. 628, comma 3, n. 3 c.p. e all'art. 7 d.l. n. 152/1991 può essere riconosciuta quando risulti provato che l'imputato abbia agito avvalendosi delle condizioni previste dall'art. 416-bis c.p. oppure al fine di agevolare l'attività di associazioni mafiose, nonché quando emerga il suo inserimento in un contesto territoriale caratterizzato da una forte infiltrazione mafiosa. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche è legittimo quando il giudice, nel valutare i criteri di cui all'art. 133 c.p., evidenzi la gravità e spregiudicatezza della condotta dell'imputato nonché i suoi precedenti penali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/10/2016 della CORTE APPELLO di CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FABIO DI PISA;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. DI NARDO MARILIA che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
Udito il difensore presente che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Catania, co…

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