Cassazione penale Sez. IV ordinanza n. 50814 del 8 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:50814PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare i ricorsi proposti avverso la sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, dichiara gli stessi inammissibili in quanto volti a una rivalutazione del fatto storico e delle conclusioni in punto di diritto non consentite dalla normativa vigente, la quale prevede che i motivi di ricorso siano limitati esclusivamente a quelli attinenti all'espressione della volontà dell'imputato, al difetto di correlazione tra la richiesta e la sentenza, all'erronea qualificazione giuridica del fatto e all'illegalità della pena e delle misure di sicurezza. Pertanto, la Corte di Cassazione, rilevata la inammissibilità dei ricorsi ascrivibile a colpa dei ricorrenti, condanna gli stessi al pagamento delle spese processuali e di una somma a favore della Cassa delle Ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PICCIALLI Patrizia - Presidente

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

Dott. NARDIN Maura - Consigliere

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. PICARDI Francesca - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 03/07/2018 del TRIBUNALE di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa PICARDI FRANCESCA.
MOTIVI DELLA DECISIONE
Il Tribunale di Roma ha applicato, ai sensi dell'articolo 444 cod. proc. pen., a (OMISSIS) la pena di anni uno e mesi quattro di reclusione ed Euro 600,00 di multa e ad (OMISSIS) la pena di mesi dieci di reclusione ed Euro 400,00 di multa per i reati di cui agli articoli 110, 112, 624 …

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