Cassazione penale Sez. II sentenza n. 33775 del 19 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:33775PEN

Massima

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Il delitto di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una pluralità di reati di truffa mediante contraffazione e ricettazione di assegni rubati sussiste anche in assenza della conoscenza reciproca di tutti i sodali, essendo sufficiente l'esistenza di una struttura organizzativa, di un vincolo associativo stabile e di un programma criminoso indeterminato. Ai fini del diniego delle circostanze attenuanti generiche, il giudice può valorizzare i precedenti penali significativi degli imputati, il contesto associativo, il numero degli assegni ricettati, l'estensione degli ambiti territoriali delle condotte, le modalità oscure di sottrazione dei titoli e la vasta rete di complicità utilizzata, senza dover necessariamente prendere in considerazione tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti o rilevabili dagli atti, essendo sufficiente il riferimento a quelli ritenuti decisivi o comunque rilevanti. Nel delitto di ricettazione, ai fini della sussistenza della circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità, rileva non solo il valore economico della cosa ricettata, ma anche il complesso dei danni patrimoniali oggettivamente cagionati alla persona offesa dal reato come conseguenza diretta del fatto illecito, la cui consistenza va apprezzata in termini oggettivi e nella globalità degli effetti, mentre tale circostanza attenuante è compatibile con la forma attenuata del delitto solo nel caso in cui la valutazione del danno patrimoniale sia rimasta estranea al giudizio sulla particolare tenuità del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Anton - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergi - Consigliere

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. PELLEGRINO - rel. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS) e di (OMISSIS), n. a (OMISSIS), entrambi rappresentati e assistiti dall'avv. (OMISSIS), di fiducia;
nonche' di: (OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS), di fiducia;
avverso la sentenza emessa dalla Corte di appello di Milano, quarta sezione penale, n. 6253/2014, in data 21/11/2016;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));
u…

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