Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 46061 del 12 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:46061PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione proposto dalla persona offesa è inammissibile qualora sia sottoscritto personalmente dalla stessa e non da un difensore iscritto all'albo, in quanto l'articolo 613 comma 1 c.p.p. prevede a pena di inammissibilità che l'atto di impugnazione della persona offesa sia sottoscritto da un difensore. Tale principio, affermato dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, si fonda sulla necessità di garantire la corretta formulazione e la legittimità dell'atto di impugnazione, assicurando la presenza di un professionista qualificato che possa valutare la sussistenza dei presupposti di legge per l'esercizio del diritto di impugnazione. L'inammissibilità del ricorso comporta la condanna della parte ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma equitativamente determinata in favore della cassa delle ammende, in applicazione del principio di soccombenza e di responsabilità per le spese causate dalla proposizione di un gravame inammissibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. SI. , n. il (OMESSO);

contro

2) PE. RE. , n. il (OMESSO);

3) RO. GI. , n. il (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 13/04/2007 GIP TRIBUNALE di SONDRIO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. SERPICO FRANCESCO;

lette le conclusioni del p.g. in sede intese alla dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Avverso il decreto del GIP presso il Tri…

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