Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5877 del 12 febbraio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:5877PEN

Massima

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Il diritto di critica, anche nei confronti di magistrati e provvedimenti giudiziari, trova il suo limite nel rispetto della dignità personale e dell'onorabilità del soggetto criticato. Pertanto, l'utilizzo di espressioni offensive, gratuitamente denigratorie e prive di un adeguato supporto argomentativo, che mirino a colpire la sfera morale della persona anziché a formulare una critica motivata e costruttiva, non rientra nell'ambito della legittima manifestazione del pensiero costituzionalmente garantita, ma integra il reato di diffamazione. Il criterio della "continenza del linguaggio" assume, in tema di diritto di critica, una configurazione peculiare, poiché non è possibile pretendere il rispetto di un parametro rigido e oggettivo come quello della "verità" del fatto esposto, essendo la critica per sua natura espressione di un giudizio soggettivo. Tuttavia, anche il giudizio sulla continenza del linguaggio può subire oscillazioni, dovendosi valutare se l'espressione utilizzata, pur dichiaratamente ostile e critica, sia funzionale ad un ragionamento articolato e completo, tale da rendere comprensibile che alla durezza del linguaggio si è fatto ricorso per rendere più efficace la dimostrazione di un pensiero in sé comunque compiuto. Viceversa, l'attacco al comportamento che nasconde, per le modalità espressive prescelte dall'autore, la reale intenzione di colpire la sfera della integrità morale della persona, non può essere considerato legittimo esercizio del diritto di critica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. DA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 931/2006 CORTE APPELLO di PERUGIA, del 11/11/2008;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/11/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. VESSICHELLI Maria;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FRATICELLI Mario che ha concluso per l'annullamento con rinvio;

udito, per la parte civile, avv. Corr…

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