Il giudice di pace è competente per il delitto di lesioni colpose di cui all'art. 590 c.p. limitatamente alle fattispecie perseguibili a querela di parte, con l'eccezione delle ipotesi in cui le lesioni siano state cagionate da soggetto in stato di ebbrezza alcolica ai sensi dell'art. 186, comma 2, c.d.s. o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope, le quali rientrano nella competenza del tribunale. Pertanto, qualora dalle risultanze processuali emerga che il fatto di lesioni colpose sia stato commesso da un soggetto in stato di ebbrezza alcolica con tasso alcolemico superiore al limite previsto dalla legge, la competenza per materia è del tribunale e non del giudice di pace, a prescindere dalla gravità delle lesioni cagionate e dalla circostanza che il reato sia perseguibile a querela di parte. Tale principio si fonda sulla ratio di tutela della sicurezza stradale, che ha indotto il legislatore a sottrarre alla competenza del giudice di pace le ipotesi di lesioni colpose aggravate dalla guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze, in considerazione della maggiore pericolosità sociale di tali condotte. La competenza del tribunale in tali casi non è stata esclusa né dalle successive modifiche normative che hanno inasprito le sanzioni per i reati di lesioni colpose, né dalle innovazioni procedurali introdotte per accelerare il rito, le quali si riferiscono esclusivamente alle ipotesi di competenza del tribunale monocratico.