Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 6558 del 19 febbraio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:6558PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per i reati di partecipazione ad associazione di tipo mafioso e di estorsione aggravata dal metodo mafioso può essere desunta da elementi indiziari quali: le dichiarazioni concordanti di collaboratori di giustizia, le risultanze delle intercettazioni telefoniche e ambientali che documentano il coinvolgimento dell'indagato nelle attività illecite del clan mafioso di riferimento, nonché la sua opera di mediazione e pressione nei confronti di terzi per agevolare l'operatività del sodalizio criminale. Tali elementi, valutati nel loro complesso e in modo logico e coerente, possono fondare il giudizio di gravità indiziaria, anche in assenza di dichiarazioni dirette del collaboratore di giustizia nei confronti dell'indagato, purché siano comunque presenti riscontri esterni che confermino il suo ruolo e la sua partecipazione alle attività illecite del clan. Il giudice, nel motivare tale valutazione, deve altresì confutare in modo adeguato le deduzioni difensive volte a contestare la sussistenza dell'elemento soggettivo del reato o a prospettare una diversa ricostruzione dei fatti. La ritenuta sussistenza delle aggravanti di cui agli artt. 112 c.p. e 7 L. n. 203/1991, pur rilevanti ai fini della modulazione della misura cautelare, non incide sulla legittimità della stessa quando non comporta ripercussioni sull'"an" o sul "quomodo" della cautela.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSTANZO Angelo - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 17/07/2019 del Trib. Liberta' di Napoli;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Capozzi Angelo;
sentite le conclusioni del Pg Dr. Orsi Luigi, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale di Napoli, a seguito di istanza di riesame nell'interesse di (OMISSIS) avverso la ordinanza cautelare emessa in data 30.4.2019 dal GIP del Tribunale di Napoli con la qua…

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