Cassazione penale Sez. I sentenza n. 8837 del 5 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:8837PEN

Massima

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La confisca di beni disposta ai sensi della legge antimafia n. 575 del 1965 nei confronti di una persona sottoposta a misura di prevenzione personale può essere revocata solo in presenza di elementi idonei a dimostrare l'invalidità genetica del provvedimento ablatorio, non essendo sufficiente il mero proscioglimento penale dell'interessato da precedenti imputazioni, atteso che il giudizio di pericolosità sociale può legittimamente fondarsi anche su semplici indizi e non è necessariamente caducato dalle sentenze assolutorie, in considerazione dell'autonomia del procedimento di prevenzione rispetto a quello penale. Inoltre, la presunzione di illecita provenienza dei beni confiscati, prevista dall'art. 2-bis della legge n. 575 del 1965, opera anche nei confronti del coniuge del soggetto sottoposto alla misura di prevenzione, sicché grava su quest'ultimo l'onere di fornire una convincente dimostrazione della legittima provenienza dei cespiti, non essendo sufficiente a tal fine la mera produzione di documentazione relativa alla capacità reddituale familiare. Il provvedimento di confisca, pertanto, può essere revocato solo in presenza di elementi idonei a superare in modo certo e incontrovertibile la presunzione di illecita provenienza dei beni, non potendo tale presunzione essere superata da meri indizi o elementi di dubbia valenza dimostrativa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) NA. AN. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 5/2009 CORTE APPELLO di BARI, del 18/06/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAVALLO Aldo;

lette le conclusioni del PG Dott. STABILE Carmine, il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.

CONSIDERATO IN FATTO E IN DIRITTO

1. - Con il decreto indicato in epigrafe, la Corte di Appello di Bari ha rigettato l'appello proposto da Na. An. , moglie di Zi. Em. - gia' sotto…

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