Cassazione penale Sez. III sentenza n. 10974 del 16 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:10974PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, è tenuto a svolgere un'autonoma e approfondita analisi degli elementi probatori, senza limitarsi a un mero richiamo o rinvio alle valutazioni del pubblico ministero o del giudice per le indagini preliminari. La motivazione deve essere logica, esauriente e coerente, esaminando nel dettaglio tutti gli elementi a disposizione, anche quelli favorevoli all'indagato, e fornendo una giustificazione razionale delle conclusioni raggiunte. In particolare, per quanto riguarda il reato associativo, la motivazione deve dare conto in modo specifico della prova della stabile adesione dell'indagato al sodalizio criminoso, della sua consapevolezza e volontà di parteciparvi, nonché del suo ruolo concreto all'interno dell'organizzazione. Allo stesso modo, per gli altri reati contestati, la motivazione deve indicare in modo chiaro e dettagliato gli elementi indiziari a carico dell'indagato. L'omissione di tali adempimenti motivazionali determina l'annullamento del provvedimento cautelare per carenza di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FRANCO Amedeo - Presidente

Dott. MANZON Enrico - Consigliere

Dott. MOCCI Mauro - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 21/8/2015 del Tribunale di Ancona;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. LIBEREATI Giovanni;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ROMANO Giulio, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 21 agosto 2015 il Tribunale di Ancona ha respinto l'istanza di riesame presentata da (OMISSIS),…

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