Cassazione penale Sez. II sentenza n. 7461 del 25 febbraio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:7461PEN

Massima

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Il delitto di truffa si configura quando la condotta ingannatoria dell'agente, consistente nel presentare alla persona offesa artifici e raggiri idonei a indurla in errore, si concretizza nel convincimento della stessa a compiere un atto di disposizione patrimoniale a proprio danno, a prescindere dalla diligenza o meno della vittima. Ai fini della sussistenza del reato, non rileva l'effettiva realizzazione dell'obiettivo perseguito dall'agente, essendo sufficiente il raggiungimento dell'evento tipico della truffa, ovvero il procuramento di un ingiusto profitto con altrui danno. La valutazione dell'idoneità astratta dell'artificio e raggiro ad ingannare e sorprendere l'altrui buona fede assume rilevanza soltanto nella ipotesi del tentativo, mentre in caso di reato consumato, l'effetto raggiunto dimostra implicitamente l'effettiva idoneità della condotta. La recidiva, quale circostanza aggravante, può essere applicata quando la nuova condotta delittuosa si inserisce in un contesto di precedenti penali specifici, sintomatici di una maggiore colpevolezza e pericolosità sociale dell'agente, senza che sia necessaria una motivazione analitica sulla pericolosità manifestata in occasione del reato per cui si procede, essendo sufficiente il richiamo alle risultanze del casellario giudiziale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VERGA Giovanna - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. BORSELLINO M. - rel. Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di appello di Palermo del 28 marzo 2019;
udita la relazione svolta dal Consigliere BORSELLINO MARIA DANIELA;
lette le conclusioni del Procuratore Generale TAMPIERI Luca che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento impugnato la Corte di appello di Palermo ha confermato la sentenza resa dal Tribunale di Sciacca il 28 maggio 2018 che ha affermato la colpevol…

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