Cassazione penale Sez. I sentenza n. 43829 del 28 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:43829PEN

Massima

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Il possesso di un'arma da fuoco o di un oggetto di provenienza furtiva, rinvenuti nella disponibilità materiale di un soggetto, integra la responsabilità penale dello stesso per i relativi reati, salvo che egli fornisca una plausibile giustificazione in ordine alla loro provenienza e detenzione, non essendo sufficiente la mera negazione della conoscenza della loro presenza. Infatti, il coinvolgimento del soggetto nel progetto criminoso, desumibile dalle circostanze di tempo e di luogo, nonché dal comportamento complessivo tenuto, esclude l'estraneità dello stesso rispetto ai fatti contestati, rendendo irrilevanti le dichiarazioni confessorie di un eventuale concorrente. Pertanto, la mancata concessione delle attenuanti, sia speciali che generiche, risulta pienamente giustificata alla luce della gravità oggettiva e soggettiva della condotta, che non consente di ritenere il fatto di lieve entità o di ravvisare circostanze idonee a diminuire la colpevolezza dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella - Presidente

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessand - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2) (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
Avverso la sentenza emessa l'11/09/2018 dalla Corte di appello di Roma;
Sentita la relazione del Consigliere Dott. ((omissis));
Sentito il Sostituto Procuratore generale Dott.ssa ((omissis)), che ha chiesto l'inammissibilita' dei ricorsi;
Sentiti per i ricorrenti:
l'avv. (OMISSIS) per l'imputato (OMISSIS), che ha chiesto …

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