Cassazione penale Sez. III sentenza n. 22265 del 9 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:22265PEN

Massima

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La detenzione consapevole di materiale pedopornografico virtuale, realizzato con tecniche di elaborazione grafica che rendono verosimili situazioni non reali di minori coinvolti in attività sessuali esplicite, integra il reato di cui all'art. 600 quater.1 c.p., a prescindere dall'utilizzo di immagini reali di minori. Il bene giuridico tutelato dalla norma è la tutela della personalità e dello sviluppo psicologico dei minori, anche quando non siano direttamente coinvolti nella realizzazione del materiale, in quanto la diffusione e detenzione di tali rappresentazioni virtuali è ritenuta dal legislatore concretamente pericolosa per alimentare l'attrazione verso la sessualità minorile e favorire il coinvolgimento di minori in attività sessuali, in considerazione della loro incapacità di prestare un valido consenso. Pertanto, l'interpretazione restrittiva che esclude la rilevanza penale delle rappresentazioni fumettistiche o bidimensionali di minori in atteggiamenti sessuali espliciti, solo perché non riproducono situazioni reali, risulta contraria al chiaro dettato normativo, che mira a reprimere qualsiasi forma di rappresentazione virtuale idonea a far apparire come vere situazioni non reali di sfruttamento sessuale di minori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. ROSI Elisabetta - rel. Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI BRESCIA;
nei confronti di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/09/2015 della CORTE APPELLO di BRESCIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/01/2017, la relazione svolta dal Consigliere ELISABETTA ROSI;
Udito il Procuratore Generale in persona del CIRO ANGELILLIS che ha concluso per l'annullamento con rinvio;
Udito il difensore Avv. (OMISSIS), che riportandosi alla m…

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