Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 12003 del 2017

ECLI:IT:TARLAZ:2017:12003SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, comportando la compensazione delle spese di giudizio tra le parti. Il principio di diritto affermato nella sentenza è che, qualora nel corso del giudizio amministrativo la parte ricorrente dichiari il venir meno del proprio interesse alla decisione della controversia, il giudice non può che prenderne atto e dichiarare l'improcedibilità del ricorso, disponendo la compensazione delle spese processuali tra le parti, in considerazione della complessità della vicenda giudiziaria. Tale principio si fonda sulla necessità di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale, evitando pronunce su controversie prive di utilità pratica per il ricorrente, nonché sulla equità e ragionevolezza nella ripartizione degli oneri economici del giudizio, in relazione all'andamento complessivo della vicenda processuale. La massima giuridica che può essere tratta dalla sentenza è pertanto la seguente: Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, con conseguente compensazione delle spese di giudizio, qualora nel corso del processo la parte stessa dichiari il venir meno del proprio interesse alla decisione della controversia, in considerazione della complessità della vicenda giudiziaria e della necessità di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale, evitando pronunce su controversie prive di utilità pratica per il ricorrente, nonché sulla base di criteri di equità e ragionevolezza nella ripartizione degli oneri economici del giudizio.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/12/2017

N. 12003/2017 REG.PROV.COLL.

N. 05389/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5389 del 2008, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Società Sicil Power Spa, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio Studio Legale Abbamonte in Roma, via degli Avignonesi, 5;

contro

Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, in persona dei legali rappresentante p.t., rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliati in Roma, via dei Portoghesi, 12;
il Presidente ((omissis))na, in persona del Presidente p.t., ra…

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