Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 184 del 2016

ECLI:IT:TARLAZ:2016:184SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di divieto di esercizio di attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, adottato in ragione di presunti abusi edilizi, cessa di produrre effetti lesivi nei confronti del destinatario qualora l'amministrazione competente ne disponga successivamente la revoca, in assenza di ulteriori profili di illegittimità dedotti e accertati. In tal caso, il ricorso proposto avverso il provvedimento originario diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, non sussistendo più alcuna ragione per l'annullamento di un atto privo di efficacia. L'evoluzione della vicenda amministrativa e giudiziaria, con la revoca del provvedimento impugnato e l'avvio di una nuova attività di somministrazione da parte del privato, comporta la cessazione della materia del contendere, non essendo più configurabile un interesse concreto ed attuale alla decisione del ricorso. Il principio di economia processuale e di ragionevole durata del processo impongono pertanto la declaratoria di improcedibilità del ricorso, con compensazione delle spese di giudizio tra le parti, in considerazione della peculiarità della controversia e della sua evoluzione.

Sentenza completa

N. 05677/2012
REG.RIC.

N. 00184/2016 REG.PROV.COLL.

N. 05677/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5677 del 2012, proposto dalla signora Palazzo Stefania e dal signor Roberto Palazzo, nella qualità di conduttore dell’immobile e titolare della società Residenza Castel Verde Srl, rappresentati e difesi dagli avv. Livio Lavitola, Paolo Pittori, con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Roma, Lungotevere dei Mellini, n. 24;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco p.t., rappresentata e difesa dall'avv. Rosalda Rocchi, con domicilio eletto presso gli Uffici dell’Avvocatura Capitolina in Roma, via Tempio di Giove, n. 21;

per l'annullamento, previa sospensione,

nonch…

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