La recidiva reiterata, specifica e infraquinquennale, comporta un aumento obbligatorio della pena di almeno un terzo della pena stabilita per il reato più grave, ai sensi dell'articolo 81, comma 4, del codice penale, anche in caso di reati commessi in continuazione. Il giudice è tenuto a determinare la pena complessiva nel rispetto di tale disposizione, senza possibilità di discrezionalità, al fine di assicurare un adeguato trattamento sanzionatorio per il reo recidivo. Tale principio si applica indipendentemente dalla scelta del rito processuale da parte dell'imputato, essendo la norma sull'aumento di pena per la recidiva reiterata di carattere imperativo e inderogabile. La Corte di Cassazione, in sede di annullamento parziale della sentenza, provvede direttamente alla corretta determinazione della pena complessiva, in applicazione della disciplina sulla continuazione e sulla recidiva reiterata, al fine di garantire il rispetto della legalità e della proporzionalità della sanzione penale.