Cassazione penale Sez. V sentenza n. 39799 del 25 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:39799PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato sussiste anche in assenza di previo accordo o reciproca consapevolezza, essendo sufficiente che la coscienza del contributo fornito all'altrui condotta esista unilateralmente, potendosi manifestare come previo concerto, intesa istantanea o semplice adesione all'opera di un altro che rimane ignaro. Ai fini della configurabilità del concorso, il contributo concorsuale assume rilevanza non solo quando abbia efficacia causale, ponendosi come condizione dell'evento lesivo, ma anche quando assuma la forma di un contributo agevolatore, in quanto idoneo ad arrecare un apprezzabile contributo alla commissione del reato, mediante il rafforzamento del proposito criminoso o l'agevolazione dell'opera degli altri concorrenti, aumentando così la possibilità della produzione del reato. La valutazione della prova testimoniale, anche quando proveniente da persone offese, deve essere condotta con particolare rigore, tenendo conto di tutti gli elementi che possano incidere sull'attendibilità intrinseca del dichiarante, senza che il giudice possa limitarsi ad un mero riscontro formale delle dichiarazioni. Tuttavia, l'immediatezza del riconoscimento operato dalle persone offese rende ineccepibile la decisione del giudice di non procedere alla rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale, essendo tale rimedio processuale riservato ai soli casi di impossibilità di pervenire altrimenti ad una decisione. La commisurazione della pena deve essere adeguatamente motivata, con riferimento ai criteri di cui all'art. 133 c.p., senza che il giudice possa limitarsi a un mero richiamo al minimo edittale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. BRUNO P. - rel. Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sui ricorsi proposti nell'interesse di:

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza emessa il 29/03/2012 dalla Corte di appello di Ancona;

visti gli atti, la sentenza impugnata e i ricorsi;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Paolo Micheli;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. VOLPE Giuseppe che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' dei ricorsi.

RITENUTO IN FATTO

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