Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10245 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:10245SENT

Massima

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Il provvedimento di diniego del rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro subordinato, adottato sulla base di una condanna penale ritenuta ostativa ai sensi dell'art. 4, comma 3, del d.lgs. n. 286/1998 e di altri elementi di pericolosità sociale dell'interessato, non può essere annullato dal giudice amministrativo qualora, a seguito del riesame disposto in sede cautelare, l'amministrazione confermi il proprio giudizio negativo, in quanto tale provvedimento costituisce una nuova espressione della funzione amministrativa che determina l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente, il quale non mira più all'annullamento dell'atto impugnato, ma alla sostituzione dello stesso con il nuovo provvedimento, ancorché confermativo del precedente diniego. Il giudice amministrativo, nel disporre il riesame da parte dell'amministrazione a seguito dell'accoglimento dell'istanza cautelare, non incide sulla sfera di autonomia sostanziale e sulla responsabilità della stessa, la quale rimane libera di adottare una nuova decisione confermativa ovvero comunque non satisfattiva del privato, senza che ciò possa costituire un elemento di illegittimità del provvedimento successivo. Pertanto, l'ordinanza di sospensione "ai fini del riesame" non può essere considerata di per sé un formalistico elemento di illegittimità dei successivi provvedimenti di contenuto confermativo.

Sentenza completa

N. 15080/2014
REG.RIC.

N. 10245/2015 REG.PROV.COLL.

N. 15080/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 15080 del 2014, proposto da: Mohamed Khaleq, rappresentato e difeso dagli avv. Marco Michele Picciani, Vito Troiano, con domicilio eletto in Roma, Via Principe Eugenio, 15;

contro

Ministero dell'Interno, in persona del l.r.p.t., rappresentato e difeso dall'Avvocatura generale dello Stato di Roma;

per l'annullamento

del provvedimento di rigetto della richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno avanzata dal ricorrente.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio del Ministero dell'Interno;

Viste le memo…

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