Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23072 del 29 luglio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:23072PEN

Massima

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Il tentativo di omicidio in concorso di persone si configura quando, sulla base di un accordo preventivo o di un'intesa spontanea intervenuta nel corso dell'azione criminosa, più soggetti pongono in essere una condotta idonea e univocamente diretta a cagionare la morte della vittima, anche se il risultato non si verifica per cause indipendenti dalla loro volontà. L'elemento soggettivo del tentato omicidio in concorso è integrato dalla volontà di uccidere, desumibile non solo dalle esplicite manifestazioni di intenti omicidiari, ma anche dalle modalità dell'aggressione, dalla preponderante superiorità numerica degli aggressori rispetto alla vittima, dalla reiterazione degli atti di violenza e dalla mancata desistenza di tutti i concorrenti nonostante l'estrazione e l'uso di armi da parte di alcuni di essi. La responsabilità per il tentato omicidio in concorso sussiste anche in capo ai partecipi che non erano a conoscenza del porto di armi da parte di altri concorrenti, qualora essi abbiano comunque contribuito in modo causalmente efficiente alla realizzazione del proposito criminoso, senza manifestare alcuna volontà di desistere. La pena per il tentato omicidio in concorso deve essere determinata applicando il criterio di cui all'art. 78 c.p., con la riduzione prevista per il rito abbreviato, senza superare il limite massimo di 30 anni di reclusione stabilito dall'art. 78 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/04/2019 della CORTE ASSISE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere CAPUTO ANGELO.
Uditi in pubblica udienza: il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione EPIDENDIO Tomaso, che ha concluso l'annullamento con rinvio limitatamente a (OM…

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