Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 30774 del 27 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:30774PEN

Massima

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Il concorso nel reato si configura anche quando il soggetto, pur non avendo materialmente commesso l'illecito, abbia comunque contribuito alla sua realizzazione attraverso un comportamento di pressione e insistenza verbale nei confronti della vittima, finalizzato a favorire la fuga dell'autore principale e l'assicurazione del profitto del reato, in concorso con l'altro compartecipe. Ciò in quanto il contributo causale del concorrente, seppur non direttamente esecutivo, risulta comunque determinante per il conseguimento dell'evento criminoso, integrando gli estremi del concorso morale nel reato. La condotta del concorrente, pertanto, deve essere valutata nel suo complesso, senza che assuma rilievo dirimente la mancata pronuncia di una frase specificamente minacciosa, laddove il suo comportamento complessivo abbia comunque esercitato una pressione sulla vittima, agevolando l'azione delittuosa del compartecipe. Il principio di diritto trova applicazione ogni qualvolta un soggetto, pur non essendo l'autore materiale del reato, abbia comunque contribuito in modo determinante alla sua realizzazione attraverso un'attività di supporto e agevolazione nei confronti dell'esecutore principale, integrando così gli estremi del concorso morale nel reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. GARRIBBA Tito - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - rel. Consigliere

Dott. FAZIO Anna Maria - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 9817/2010 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 22/12/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/05/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ARTURO CORTESE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Volpe Giuseppe, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO

Con sentenza 18/05/2010 il …

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