Cassazione penale Sez. III sentenza n. 29899 del 26 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:29899PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere di cui all'art. 416 c.p. si configura quando vi è un accordo criminoso diretto alla realizzazione di una pluralità di delitti, caratterizzato da stabilità e permanenza del vincolo associativo tra i partecipi, ciascuno dei quali abbia la costante consapevolezza di essere associato all'attuazione di tale programma criminoso, anche indipendentemente dalla effettiva commissione dei singoli reati-fine. La competenza territoriale per tale reato associativo si radica nel luogo in cui la struttura della societas sceleris diventa concretamente operante, a prescindere dal luogo di consumazione dei singoli reati-scopo, potendo trovare applicazione i criteri suppletivi di cui agli artt. 8 e 9 c.p.p. ove non emerga chiaramente il luogo di costituzione dell'associazione. Ai fini della configurabilità del reato associativo, rilevano la durata pluriennale dell'attività illecita, le modalità costanti di realizzazione dei singoli reati-fine, l'ammontare considerevole delle somme evase e lo scambio dei ruoli all'interno delle società coinvolte, quali indici rivelatori della consapevolezza di ciascun partecipe del programma criminoso e della stabilità del vincolo associativo. La diminuzione di pena per la prescrizione di alcuni reati-fine non incide sulla pena complessiva, che deve essere determinata applicando correttamente i criteri di cui all'art. 81 c.p. in relazione ai reati residui.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. LOMBARDI Alfredo M. - Consigliere

Dott. AMOROSO Giovanni - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

La. An. , nato a (OMESSO);

Mo. Vi. , nato a (OMESSO);

Se. Da. , nato a (OMESSO);

Avverso la sentenza resa dalla Corte di Appello di Milano il 25/11/2009;

Visti gli atti, la sentenza ed i ricorsi;

Udita la relazione svolta in udienza dal consigliere Santi Gazzara;

Udito il pubblico ministero in persona del sostituto Procuratore Generale, Dott. DELEHAYE Enrico, quale ha concluso per il rigetto.

Osserva:

RITENUTO IN FATTO

Il Tribunale…

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