Cassazione penale Sez. II sentenza n. 2161 del 19 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:2161PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso, di cui all'art. 416-bis c.p., comporta la presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p., che può essere superata solo con il recesso dell'indagato dall'associazione o con l'esaurimento dell'attività associativa, mentre il mero decorso di un apprezzabile lasso di tempo tra i fatti contestati e l'emissione della misura cautelare non costituisce di per sé prova dell'irreversibile allontanamento dell'indagato dal sodalizio, potendo essere valutato esclusivamente in via residuale, quale uno dei possibili elementi (tra cui, ad esempio, un'attività di collaborazione o il trasferimento in altra zona territoriale) volti a fornire la dimostrazione, in modo obiettivo e concreto, dell'assenza di esigenze cautelari. Ai fini della valutazione della gravità indiziaria per il reato di cui all'art. 416-bis c.p., il giudice può legittimamente desumere l'inserimento dell'indagato nella struttura dell'associazione mafiosa da elementi quali: la partecipazione a riunioni riservate della "locale" (c.d. "mangiata"), anche se svolte in luoghi apparentemente pubblici ma in realtà riconducibili all'organizzazione criminale; la conoscenza di informazioni riservate sull'attività della consorteria e sui suoi membri; i contatti e le conversazioni con soggetti ritenuti affiliati, anche se non esplicitamente qualificati come tali. Tali elementi, valutati nel loro complesso e in relazione al contesto probatorio, possono integrare gravi indizi di colpevolezza, senza che sia necessaria la prova di un ruolo organico e di una consapevole adesione programmatica agli scopi dell'associazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. PELLEGRINO A. - Consigliere

Dott. ARIOLLI G. - rel. Consigliere

Dott. MINUTILLO TURTUR Marzia - Consigliere

Dott. CERSOSIMO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 03/06/2022 del TRIB. LIBERTA' di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ARIOLLI GIOVANNI;
sentite le conclusioni del PG Dr. BALDI FULVIO, che conclude per l'inammissibilita' del ricorso.
udito il difensore presente Avv. (OMISSIS) insiste per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre per cassazione avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Roma che ha confermato l…

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