Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 7315 del 2022

ECLI:IT:TARNA:2022:7315SENT

Massima

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L'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive costituisce un atto dovuto e rigorosamente vincolato, che non necessita di una particolare motivazione in ordine all'interesse pubblico sotteso, essendo sufficiente il semplice riferimento al fatto storico dell'esistenza della costruzione e al suo carattere abusivo. Il carattere permanente dell'illecito edilizio comporta che l'interesse al ripristino dello stato dei luoghi non viene meno per il mero decorso del tempo, che risulta insuscettibile di ingenerare affidamenti nel soggetto trasgressore. La facoltà concessa al responsabile dell'abuso di presentare l'istanza di accertamento di conformità urbanistica ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. 380/2001 non impedisce l'adozione dell'ordinanza di demolizione, la quale rimane legittima anche in assenza di tale istanza. L'ordine di demolizione deve essere adeguatamente motivato in relazione al comprovato carattere abusivo dell'intervento, senza che si impongano ulteriori oneri motivazionali, essendo sufficiente il riferimento all'interesse pubblico alla corretta gestione del territorio, leso dalla trasformazione abusiva dello stesso. Pertanto, l'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive, adeguatamente motivata in relazione al comprovato carattere abusivo dell'intervento, è legittima anche in assenza di una pregressa comunicazione di avvio del procedimento, non richiedendosi una specifica motivazione in ordine all'interesse pubblico sotteso all'intervento sanzionatorio, il quale trova la sua giustificazione nell'interesse alla corretta gestione del territorio, leso dalla trasformazione abusiva dello stesso.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/11/2022

N. 07315/2022 REG.PROV.COLL.

N. 04926/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4926 del 2020, proposto da
Mario Cerrone, Concetta Cerrone, Barbara Cerrone, rappresentati e difesi dagli avvocati Ettore Orlando Antino, Giovanni Siniscalchi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Napoli, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Barbara Accattatis Chalons D'Oranges, Antonio Andreottola, Bruno Crimaldi, Annalisa Cuomo, Giacomo Pizza, Bruno Ricci, Eleonora Carpentieri, Anna Ivana Furnari, Gabriele Romano, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio M…

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