Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 29669 del 2010

ECLI:IT:TARLAZ:2010:29669SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di sanatoria edilizia determina la sospensione di tutti i procedimenti amministrativi e giurisdizionali relativi agli abusi per i quali è stato richiesto il condono, indipendentemente dalla astratta condonabilità dell'opera. L'amministrazione è tenuta a concludere il procedimento avviato con la domanda di condono prima di adottare provvedimenti sanzionatori, come l'ordine di demolizione. Pertanto, l'adozione di un provvedimento di demolizione prima della definizione del procedimento di condono edilizio è illegittima per violazione del principio di sospensione dei procedimenti connessi alla presentazione della domanda di sanatoria. La domanda di condono edilizio, anche se presentata tardivamente rispetto ai termini previsti dalla legge, impone all'amministrazione di valutare la condonabilità dell'abuso commesso e di concludere il relativo procedimento prima di adottare provvedimenti sanzionatori. Pertanto, l'ordine di demolizione emesso prima della definizione della pratica di condono è illegittimo per violazione del principio di priorità del procedimento di sanatoria rispetto all'adozione di misure repressive. La presentazione di una domanda di variazione di destinazione d'uso in residenziale, unitamente alla domanda di sanatoria edilizia, determina la sospensione di tutti i procedimenti amministrativi e giurisdizionali relativi agli abusi per i quali è stato richiesto il condono, indipendentemente dalla astratta condonabilità dell'opera. L'amministrazione è tenuta a concludere il procedimento avviato con le domande di condono e di variazione d'uso prima di adottare provvedimenti sanzionatori, come l'ordine di demolizione. Pertanto, l'adozione di un provvedimento di demolizione prima della definizione del procedimento di condono e di variazione d'uso è illegittima per violazione del principio di sospensione dei procedimenti connessi alla presentazione delle domande di sanatoria. L'accertamento da parte della polizia municipale circa la data di realizzazione dell'opera abusiva è rilevante ai fini della valutazione della condonabilità della stessa. Pertanto, l'amministrazione non può emettere un ordine di demolizione senza aver prima accertato con precisione la data di realizzazione dell'opera, in quanto tale elemento è essenziale per la corretta applicazione della normativa sul condono edilizio. L'omissione di tale accertamento determina l'illegittimità del provvedimento sanzionatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER IL LAZIO
SEZIONE PRIMA QUATER
ha pronunciato la presente
SENTENZA
Sul ricorso numero di registro generale 3749 del 2005, proposto da:
Ol.Ca., rappresentata e difesa dall’Avv. Fr.Va. presso il cui studio in Roma, Via (...) è elettivamente domiciliata;
contro
il Comune di Roma in persona del Sindaco legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall’Avv. An.De. dell’Avvocatura comunale presso la cui sede in Roma, Via (...) domicilia;
il Comune di Roma – Municipio XVI in persona del legale rappresentante p.t.;
per l'annullamento
previa sospensione dell'efficacia,
della determinazione dirigenziale n. 245 del 8 febbraio 2005 con la quale il Comune di Roma – Municipio XVI ha ingiunto a parte ricorrente la demolizione delle opere abusive realizzate senza permesso a costruire;
della nota della Polizia Municipale del Comune di Roma, Gruppo XVI, i…

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