Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36924 del 26 settembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:36924PEN

Massima

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Il reato di danneggiamento aggravato, perseguibile d'ufficio ai sensi dell'art. 635 c.p., comma 2, n. 1, non è soggetto ad estinzione per effetto di remissione di querela, essendo di competenza del tribunale monocratico e non del giudice di pace, in applicazione degli artt. 6 e 33-ter c.p.p. in relazione all'art. 4 del d.lgs. n. 274 del 2000. Pertanto, il giudice di pace, investito di un procedimento per tale reato connesso a quello di lesioni personali, deve dichiarare la propria incompetenza e ordinare la trasmissione degli atti al pubblico ministero, in ossequio al principio di connessione disciplinato dall'art. 6, commi 1 e 2, del d.lgs. n. 274 del 2000.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO LA CORTE DI APPELLO DI ANCONA il 12.2.2008;

avverso la sentenza emessa il 31 gennaio 2008 dal Giudice di pace di San Benedetto del Tronto;

nel procedimento a carico di:

HA. Av., nato in (OMESSO).

Letto il ricorso e la sentenza impugnata.

Sentita la relazione del Consigliere Dr. Paolo Antonio BRUNO.

Letta la memoria depositata dall'avv. DE LUCA Daniela nell'interesse dall'imputato.

Udite le conclusioni del Procurat…

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