L'annullamento di un'autorizzazione paesaggistica rilasciata da un ente delegato è illegittimo se non preceduto dalla comunicazione di avvio del procedimento all'interessato, in quanto tale adempimento è prescritto dalla legge a pena di nullità dell'atto di annullamento. Il principio di partecipazione procedimentale, sancito dall'art. 7 della legge n. 241/1990, trova specifica applicazione nei procedimenti di annullamento di nulla osta paesaggistici, in quanto l'art. 4, comma 1, del D.M. n. 495/1994 ne imponeva espressamente l'osservanza prima dell'entrata in vigore del D.M. n. 165/2002, che aveva temporaneamente soppresso tale obbligo, poi ripristinato dagli artt. 146 e 159 del D.Lgs. n. 42/2004. L'omissione della comunicazione di avvio del procedimento di annullamento determina pertanto l'illegittimità del provvedimento finale, in quanto viola il diritto di partecipazione dell'interessato, il quale deve essere messo in condizione di interloquire e difendersi prima dell'adozione del provvedimento sfavorevole. Tale principio, di carattere generale, trova applicazione anche nei procedimenti di annullamento di autorizzazioni paesaggistiche, in quanto espressione del più ampio diritto di difesa e del contraddittorio, che deve essere garantito in ogni procedimento amministrativo incidente su posizioni giuridiche soggettive.