Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5219 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:5219SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'ordine di demolizione di opere edilizie realizzate senza titolo è un provvedimento dovuto e vincolato per l'amministrazione, che non richiede una specifica motivazione in ordine alla comparazione tra l'interesse pubblico al rispetto della normativa urbanistico-edilizia e l'interesse privato alla conservazione della situazione di fatto, né è necessaria la previa comunicazione di avvio del procedimento. Infatti, l'illecito edilizio ha carattere permanente e l'interesse pubblico alla repressione dell'abuso edilizio prevale sempre sull'interesse del privato, anche quando sia trascorso un lungo lasso di tempo dalla realizzazione delle opere abusive, non essendo possibile in tal caso il radicarsi di un legittimo affidamento del privato alla conservazione della situazione di fatto. Pertanto, l'ordine di demolizione di opere edilizie abusive è un provvedimento vincolato, la cui adozione non richiede una specifica motivazione in ordine alla comparazione degli interessi contrapposti, né è subordinata alla previa comunicazione di avvio del procedimento, in quanto l'interesse pubblico alla repressione dell'abuso edilizio è in re ipsa e prevalente rispetto a quello del privato, non essendo possibile il radicarsi di un legittimo affidamento alla conservazione della situazione di fatto illecita, neppure per effetto del decorso di un lungo lasso di tempo dalla realizzazione delle opere abusive.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/03/2023

N. 05219/2023 REG.PROV.COLL.

N. 04140/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4140 del 2013, proposto da
((omissis)), e proseguito da ((omissis)) nella qualità di erede, rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via ((omissis)), 94 e con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'Avv. ((omissis)), domiciliata in Roma, via Tempio di Giove, 21 e come da PEC Registri Giustizia;

per l'annullamento

- della Determinazione Dirigenziale n. 139 del 29 febbraio 2013, …

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