Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La mancata conclusione del procedimento espropriativo entro il termine triennale previsto dalla legge, con l'adozione del decreto di esproprio o di altro atto traslativo della proprietà, determina l'inefficacia del precedente decreto di occupazione d'urgenza, rendendo l'occupazione del fondo illegittima a decorrere dalla scadenza di tale termine. In tal caso, il proprietario ha diritto al risarcimento del danno per il periodo di occupazione illegittima, quantificabile in via equitativa nell'interesse del cinque per cento annuo sul valore venale del bene, senza che rilevi la circostanza che l'amministrazione abbia successivamente proceduto alla restituzione del fondo al proprietario. Il giudice amministrativo è competente a conoscere della domanda di risarcimento del danno per l'occupazione illegittima, mentre è preclusa la sua giurisdizione sulle domande relative alla determinazione dell'indennità di espropriazione e di occupazione legittima, di competenza del giudice ordinario.