Cassazione penale Sez. I sentenza n. 2487 del 18 giugno 1994

ECLI:IT:CASS:1994:2487PEN

Massima

Massima ufficiale
Ai fini della configurabilita` dell`ignoranza inevitabile e quindi scusabile della legge penale, la scriminante della buona fede puo` trovare applicazione solo nell`ipotesi in cui l`agente abbia fatto il possibile per adeguarsi al dettaglio della norma e questa sia stata violata per cause indipendenti dalla volonta` dell`agente al quale quindi non possa essere mosso alcun rimprovero neppure di semplice leggerezza: conseguentemente non e` sufficiente ad integrare gli estremi dell`esimente in parola il semplice comportamento passivo dell`agente, essendo invece necessario che egli si adoperi al fine di adeguarsi all`ordinamento giuridico, come ad esempio informandosi presso gli uffici competenti, consultando esperti in materia.  (Fattispecie relativa a detenzione illegittima di carabina priva di matricola: la Cassazione, affermando il principio di cui sopra, ha rigettato il ricorso col quale si deduceva erronea applicazione dell`art. 5 cod. pen. in ordine al mancato riconoscimento dell`esimente dell`ignoranza inevitabile).  (Corte Cost. n. 00364 del 24 maggio 1988).    conforme: Sen 07/12/1991 12407 sez 3 Pen

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