Cassazione penale Sez. I sentenza n. 52815 del 13 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:52815PEN

Massima

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Il reato di insubordinazione con ingiuria, previsto dall'art. 189 c.p.m.p., comma 2, è un reato plurioffensivo che tutela sia la dignità e l'onore del "superiore" militare, sia l'integrità e l'effettività del rapporto gerarchico, essenziale per il mantenimento della compattezza e dell'efficienza delle forze armate. Pertanto, integra tale reato il militare che, in occasione di un colloquio con un proprio superiore, gli rivolga espressioni ingiuriose e dispregiative, lesive del suo decoro e onore, anche senza la specifica volontà di offendere o umiliare, essendo sufficiente la cosciente volontà di pronunciare frasi dal chiaro significato offensivo e mortificante. La valutazione della credibilità e attendibilità della persona offesa, costituitasi parte civile, deve essere particolarmente penetrante, ma può essere fondata in via esclusiva sulle sue dichiarazioni, senza necessità di ulteriori riscontri, purché siano adeguatamente motivate la sua credibilità soggettiva e l'intrinseca attendibilità del suo racconto. Inoltre, la motivazione del giudice di merito sulla responsabilità dell'imputato non può essere sindacata in sede di legittimità, se logica e congrua, senza che rilevi la mera prospettazione di interpretazioni alternative dei fatti, pur se astrattamente plausibili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

Dott. SARACENO Rosa Anna - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi Fabrizi - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza n 34/2015 della Corte Militare di Appello di Roma del 09.06.2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso ed udita in pubblica udienza la relazione svolta dal Consigliere Dott. MINCHELLA Antonio;
Udito il Procuratore Generale, in persona del Dott. FLAMINI Luigi Maria, il quale ha chiesto il rigetto del ricorso;
Udito, per la parte civile, l'Avv. (OMISSIS), che ha chiesto i…

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