Cassazione penale Sez. I sentenza n. 17613 del 22 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:17613PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso ai sensi dell'art. 416-bis c.p. può essere desunta, anche in assenza di formalità o riti di affiliazione, da indizi gravi, precisi e concordanti che rivelino il concreto inserimento del soggetto nella realtà dinamica e organizzativa del gruppo criminale, attraverso il suo fattivo coinvolgimento nelle vicende interne dell'associazione, la regolazione dei conflitti, l'interessamento alle cariche e agli equilibri di potere, l'organizzazione di summit e incontri con esponenti della criminalità organizzata, condotte tutte funzionali a garantire l'efficienza e la continuità operativa del sodalizio. L'accertamento della partecipazione associativa richiede la verifica di un duplice aspetto: sul piano soggettivo, la consapevolezza e volontà del singolo di far parte stabilmente del gruppo criminoso condividendone finalità e metodi; sul piano oggettivo, il concreto e fattivo inserimento nell'organizzazione, desumibile da comportamenti sintomatici della effettiva appartenenza del soggetto alla vita dell'associazione, a prescindere da formalità o riti che ne ufficializzino l'affiliazione. L'eventuale mancata o insufficiente motivazione in ordine alle aggravanti contestate, pur rilevante sul piano processuale, non incide sulla legittimità della misura cautelare, che rimane giuridicamente corretta per il titolo del reato e le residue aggravanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO Maria Cristin - Presidente

Dott. BONITO Francesc - rel. Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M.S. - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 656/2013 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 27/06/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO MARIA SILVIO BONITO;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. Gialanella Antonio, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO

1. Con ordinanza del 28 giugno 2013 il Tribunale di Reggio Cala…

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