Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25673 del 20 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:25673PEN

Massima

Massima ufficiale
L'omessa traduzione dell'avviso di fissazione dell'udienza di riesame in lingua comprensibile all'indagato alloglotta, anche a seguito dell'entrata in vigore del D.Lgs. 4 marzo 2014, n. 32, non integra alcuna nullità, né con riferimento a tale atto, né con riferimento a quelli da questo dipendenti, poiché l'avviso in questione non è incluso nell'elenco degli atti per i quali l'art. 143, comma secondo, cod. proc. pen., come modificato da citato D.Lgs., prevede l'obbligo di traduzione, né, in linea generale, esplica una funzione informativa in ordine alle "accuse" mosse al destinatario della misura cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 38/2016 TRIB. LIBERTA' di GENOVA, del 11/02/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RECCHIONE Sandra;
lette le conclusioni del PG Dott. Angelillis C., che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Genova, sezione per il riesame delle misure coercitive, confermava l'ordinanza di applicazione della mis…

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