Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17785 del 4 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:17785PEN

Massima

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Il diritto di proprietà, pur essendo un diritto reale primario, non può essere fatto valere arbitrariamente e con l'uso della forza, ma deve essere tutelato attraverso i rimedi giurisdizionali previsti dall'ordinamento. Il proprietario che si impossessi con la violenza di un immobile detenuto da altri, senza previamente esperire le azioni legali per il rilascio, commette il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, anche qualora ritenga di agire nell'esercizio di un proprio diritto. Infatti, il ricorso alla giustizia privata, con l'uso della forza, è vietato dall'ordinamento, il quale impone al proprietario di rivolgersi all'autorità giudiziaria per ottenere il rilascio dell'immobile, senza poter porre in essere condotte unilaterali e prevaricatrici. Pertanto, il proprietario che, pur potendo agire per via giudiziaria, si impossessi con la forza di un immobile detenuto da altri, integra il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, non potendo invocare a propria discolpa il legittimo esercizio di un diritto reale. La tutela del diritto di proprietà non può prescindere dal rispetto delle regole processuali e del divieto di farsi giustizia da sé, essendo necessario il previo accertamento giurisdizionale del diritto fatto valere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria T - rel. Consigliere

Dott. MAURO Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
Avverso la sentenza del 12/04/2019 della CORTE di APPELLO di MESSINA;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. MARIA TERESA BELMONTE
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale della Corte di cassazione Dr. RICCARDI Giuseppe, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
letta la memoria dell'avvocato (OMISSIS), nell'interesse delle costituite parti civili, che…

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