La segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) deve essere valutata esclusivamente sulla base della normativa vigente al momento della sua presentazione, senza che possano rilevare eventuali sopravvenienze normative successive. Pertanto, il divieto di apertura di nuove attività di vendita al dettaglio di generi alimentari in forma di esercizio di vicinato nel sito UNESCO, introdotto da una delibera comunale entrata in vigore successivamente alla presentazione della SCIA, non può trovare applicazione in relazione a quest'ultima. Il principio tempus regit actum non opera oltre il termine previsto per l'esercizio dei poteri inibitori da parte della pubblica amministrazione, in quanto la SCIA abilita immediatamente l'avvio dell'attività sulla base della normativa vigente al momento della sua presentazione, senza che possano incidere sopravvenienze normative successive. L'applicazione dello ius superveniens comporterebbe la vanificazione della liberalizzazione delle attività economiche private disposta dalla normativa primaria, in contrasto con il principio di tutela dell'affidamento del privato.