Cassazione penale Sez. II sentenza n. 46393 del 3 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:46393PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato sussiste quando il soggetto, pur non essendo l'autore materiale del fatto, abbia comunque fornito un contributo causale e volontario alla realizzazione del reato, anche attraverso attività di supporto e agevolazione, come il compimento di sopralluoghi, l'assunzione del ruolo di palo o di autista. In tali ipotesi, il contributo del concorrente, ancorché non direttamente esecutivo, risulta comunque necessario e rilevante ai fini della commissione del reato, essendo idoneo a rafforzare il proposito criminoso e a facilitare l'azione delittuosa. Pertanto, il concorrente morale risponde del reato a titolo di concorso, a prescindere dalla sua qualificazione giuridica come autore, istigatore o complice, in quanto il suo apporto, seppur non materialmente esecutivo, ha comunque agevolato in modo determinante la realizzazione del fatto illecito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 23/05/2016 del Tribunale di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Cosimo D'Arrigo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. DELEHAYE Enrico, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Il Tribunale di Bolo…

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