Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 6713 del 13 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:6713PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, può essere desunto non solo dalla gravità e persistenza della condotta criminosa, ma anche dalla valutazione complessiva della personalità dell'indagato, del suo contesto ambientale e della prognosi sfavorevole circa l'astensione da future condotte delittuose, anche quando il fatto contestato risalga a diversi anni prima della richiesta della misura, purché risulti attuale e concreto il pericolo di commissione di nuovi reati della stessa specie. L'accertamento di tali presupposti, anche attraverso il richiamo a specifici elementi probatori, come le intercettazioni e le dichiarazioni di collaboratori di giustizia, deve essere adeguatamente motivato, senza che la mera definizione di "esemplificativa" della esposizione dei fatti a carico dell'indagato possa inficiare la logicità e la completezza della motivazione stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO Carlo Giusep - Presidente

Dott. ZECCA Gaetanino - Consigliere

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

Dott. AMENDOLA Adelaide - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

LA. AN. n. il (OMESSO);

difeso dall'Avv.to NUCCI Ornella di fiducia;

avverso ordinanza resa da Tribunale della Liberta' di Catanzaro in esito all'udienza del 22/11/2006;

letti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Gaetanino Zecca in Camera di consiglio;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Mario Fraticell…

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