Cassazione penale Sez. I sentenza n. 40841 del 29 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:40841PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato può manifestarsi anche attraverso forme atipiche e differenziate della condotta criminosa, come l'istigazione, la determinazione all'esecuzione del delitto, l'agevolazione alla sua preparazione o consumazione, il rafforzamento del proposito criminoso di altro concorrente, la mera adesione, autorizzazione o approvazione per rimuovere ogni ostacolo alla realizzazione dello stesso. Tuttavia, il giudice di merito ha l'obbligo di motivare sulla prova dell'esistenza di una reale partecipazione nella fase ideativa o preparatoria del reato e di precisare sotto quale forma essa si sia manifestata, in rapporto di causalità efficiente con le attività poste in essere dagli altri concorrenti. L'occasionalità dell'incontro tra i concorrenti non equivale necessariamente ad una iniziativa arbitraria e non meditata, potendo comunque configurarsi un concorso morale nel reato laddove emerga una deliberazione preventiva assunta dal capo dell'associazione criminosa, anche se con un mandato aperto e non specifico. Inoltre, il divieto di reformatio in peius impone al giudice di appello, in caso di accoglimento dell'impugnazione proposta dal solo imputato, di ridurre la pena complessiva irrogata, non solo in relazione al reato-base, ma anche per quanto riguarda gli aumenti per i reati in continuazione, salvo che per questi ultimi non venga confermato, con adeguata motivazione, l'aumento in precedenza disposto. Infine, il riconoscimento della circostanza attenuante della collaborazione con la giustizia non implica necessariamente anche il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche, essendo necessario valutare l'esistenza di elementi diversi ed ulteriori rispetto a quelli già considerati per la concessione della prima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. BONITO Francesco - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi Fabrizi - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 2550/2014 CORTE APPELLO di CATANIA, del 26/05/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/02/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO MINCHELLA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. TOCCI Stefano, che ha concluso per il rigetto dei ricorsi;
Udito il difensore avv. (OMISSIS), anche in sostituzione dell'avv. (O…

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