Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13350 del 21 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:13350PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La reputazione di una persona fisica o giuridica è tutelata penalmente dal reato di diffamazione, il quale si configura non solo quando vengano attribuiti alla persona offesa specifici comportamenti illeciti, ma anche quando vengano divulgati fatti o situazioni idonei a incidere negativamente sull'immagine che della stessa si abbia nell'ambito sociale ed economico di appartenenza. Pertanto, integra il reato di diffamazione l'utilizzo di espressioni offensive, valutate secondo il significato oggettivamente assunto nella comune sensibilità, che risultino lesive della reputazione altrui, anche in assenza di un intento diffamatorio specifico da parte dell'agente, essendo sufficiente il dolo generico, che può assumere anche la forma del dolo eventuale. Tuttavia, qualora le affermazioni contenute in uno scritto difensivo non si risolvano in mere offese, ma attribuiscano alla persona offesa fatti specifici lesivi della sua reputazione, che potrebbero risultare calunniosi, l'esimente di cui all'art. 598 c.p. non trova applicazione. Infine, il trasferimento dell'azione civile dal processo penale a quello civile, ai sensi dell'art. 82 c.p.p., comma 2, comporta la revoca della costituzione di parte civile e l'estinzione del rapporto processuale civile nel processo penale, impedendo al giudice penale di mantenere ferme le statuizioni civili relative a tale rapporto ormai estinto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposta da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza pronunciata dal tribunale di Teramo il 7.12.2012;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Alfredo Guardiano;

udito il pubblico ministero nella persona del sostituto procuratore generale Dott. D'ANGELO Giovanni, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglim…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.