Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11903 del 18 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:11903PEN

Massima

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La violazione delle prescrizioni generiche di "vivere onestamente" e "rispettare le leggi" da parte di un soggetto sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo o divieto di soggiorno non configura il reato di cui all'art. 75, comma 2, del d.lgs. n. 159 del 2011, il cui contenuto precettivo è integrato esclusivamente dalle prescrizioni c.d. specifiche. Tali prescrizioni generiche e indeterminate possono rilevare soltanto ai fini dell'eventuale aggravamento della misura di prevenzione, ma non integrano gli estremi del reato, in quanto non presentano i connotati di sufficiente tassatività e determinatezza richiesti affinché una norma possa essere considerata "legge" ai sensi della Convenzione europea dei diritti dell'uomo. I consociati devono essere in grado di prevedere, nelle specifiche circostanze, le conseguenze che un determinato atto può comportare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. LIUNI Tere - rel. Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/03/2017 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott.ssa TERESA LIUNI;
udito il Procuratore generale, Dott. DALL'((omissis)), che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio dell'impugnata sentenza.
RITENUTO IN FATTO e CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con sentenza del 7/3/2017 della Corte di appello di Napoli nei confronti di (OMIS…

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