Il rilascio di concessioni edilizie in variante da parte di un Comune deve avvenire nel rispetto delle previsioni dello strumento urbanistico vigente e della normativa di settore. L'Assessorato regionale competente può esercitare il potere di annullamento di tali concessioni, ai sensi dell'art. 53 della L.R. n. 71/1978, entro il termine di dieci anni dalla loro adozione, qualora le stesse risultino in contrasto con le norme urbanistiche. Tuttavia, tale potere di annullamento è di natura discrezionale e deve essere adeguatamente motivato, tenendo conto dell'interesse pubblico e delle circostanze del caso concreto, come il previo ottenimento del nulla osta della Soprintendenza e il decorso di un notevole lasso di tempo dall'ultimazione dei lavori. Inoltre, l'Assessorato non può incidere indirettamente sul potere comunale di rilasciare nuove concessioni edilizie in variante, in quanto tale potere è disciplinato dall'art. 39 del T.U. n. 380/2001, che attribuisce alle Regioni un potere di annullamento eccezionale e soggetto a decadenza. Pertanto, l'annullamento di concessioni edilizie in variante da parte dell'Assessorato regionale deve essere adeguatamente motivato, nel rispetto dei limiti e delle garanzie procedimentali previsti dalla legge.