Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 32519 del 23 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:32519PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La sussistenza del reato di associazione per delinquere richiede la prova di un vincolo associativo stabile e duraturo tra almeno tre persone, caratterizzato da un programma criminoso comune e dalla consapevole partecipazione di ciascun associato all'attività illecita dell'intera organizzazione. Pertanto, in assenza di elementi probatori idonei a dimostrare l'esistenza di rapporti sistematici e consapevoli tra i singoli indagati, non è possibile configurare la fattispecie associativa, dovendosi escludere la sussistenza del requisito minimo del numero di partecipi e della loro effettiva consapevolezza di far parte di un'associazione criminale. Il mero coinvolgimento di ciascun indagato in singoli episodi delittuosi, senza la prova di un vincolo associativo tra gli stessi, non è sufficiente a integrare il reato di associazione per delinquere, essendo necessaria la dimostrazione di una struttura organizzativa unitaria e di una comune programmazione criminosa. Pertanto, in assenza di tali elementi, il giudice non può ritenere integrato il reato associativo e deve escludere l'applicazione della relativa misura cautelare, limitandosi a valutare la sussistenza di eventuali responsabilità individuali per i singoli reati contestati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio S. - Presidente

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. MOGINI Stefa - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI NAPOLI;

avverso l'ordinanza pronunciata dal Tribunale del Riesame di Napoli il 28.10.2014 nel p.p. n. 50149/10 R.G. Notizie di Reato D.D.A. Napoli - n. 6956-6957-7002/2014 R.I.M.C. sulle richieste di riesame proposte nell'interesse di:

(OMISSIS);

(OMISSIS);

(OMISSIS);

visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;

udita la relazione del consigliere Stefano Mogini;

ud…

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