Il Comune, in qualità di soggetto competente per l'apposizione e la manutenzione della segnaletica stradale sulle strade private aperte all'uso pubblico ai sensi dell'art. 37, comma 1, del Codice della Strada, può legittimamente ordinare la rimozione di segnaletica stradale installata dal privato in assenza della necessaria autorizzazione comunale e in difformità dalle specifiche caratteristiche dimensionali e tecniche previste dalla normativa di settore, anche qualora la strada interessata sia di proprietà privata. Ciò in quanto il potere del Comune di regolamentare la sosta e il parcheggio sulle strade private aperte all'uso pubblico non è escluso dalla mera circostanza che il privato intenda riservare uno stallo di sosta in favore del proprietario dell'immobile prospiciente, dovendo tale esigenza essere bilanciata con le preminenti esigenze di fluidità e sicurezza della circolazione stradale. Pertanto, l'ordinanza comunale che dispone la rimozione di segnaletica stradale illegittimamente apposta dal privato su strada privata aperta all'uso pubblico non è affetta da vizi di contraddittorietà o violazione di legge, risultando adeguatamente motivata e conforme alla disciplina codicistica.